lunedì 8 luglio 2019

Un'esperienza in piantagione di caffè per conoscere il volto del coltivatore

Coltivare e vendere caffè verde è un lavoro ricco di sacrifici e duro lavoro che, sfortunatamente, non viene retribuito abbastanza dagli attuali parei di mercato.

Umami Area - www.umamiarea.com promuove una nuova cultura legata alla sostenibilità del prodotto incentivando il nascere di nuovi rapporti di amicizia e conoscenza con il "farmer".

Umami Coffee Camp è un'esperienza unica di viaggio in piantagione dove il partecipante ha l'opportunità di partecipare alle attività in piantagione quali la raccolta, la spolatura delle ciliegie, i diversi metodi di preparazione, l'asciugatura, la gestione delle piantine nel vivaio assieme alle attività didattiche in aula quali la tostatura e l'assaggio in cupping.

Di seguito il racconto di Massimiliano Marchesi, un partecipante di Umami Coffee Camp:

"Passione è il titolo che darei al mio Umami Coffee Camp in Honduras.
Perchè è la passione che mi ha portato laggiù, a fare questa meravigliosa espeienza durante le vacanze di Natale, anzichè portarmi, come di solito si conviene, tra montagne e piste da sci.
Qualcosa o qualcuno dentro di me sussurrava queste due paroline, Honduras e Caffè.
Le piantagioni di Umamiarea si trovano in un posto magico, lontano da tutto quello che potrebbe distrarvi da un lungo tête-à-tête con il caffè, un abbraccio lunghissimo in tutte le sue espressioni e forme con questa materia prima, che prima del viaggio si conosceva soltanto in forma liquida e calda, dentro una tazzina.
Ora invece per me il caffè é una pianta rigogliosa che cerca di proteggersi dal sole tropicale, è un frutto dolce e colorato che ama manifestarsi a grappoli, è un seme verde che a volte fermenta e che poi viene lasciato essiccare al sole. Ma non solo, il caffè è anche la passione (eccola di nuovo) che contagia tutti i partecipanti al camp partendo da chi tutti i giorni, da una vita, lavora questa materia prima. Come Francisco Villeda, detto Panchito, che generoso mette a disposizione di tutti i partecipanti al camp la sua esperienza, la sua sapienza nel trattare il caffè in piantagione ma anche la sua energia e simpatia contagiose. Panchito ha capito che la cultura della qualità nel caffè, potrà portarlo lungo sentieri nuovi e ricchi di soddisfazione. Si è così convertito con slancio al progetto Umami, coinvolgendo anche le sue figlie, una delle quali è ora un'entusiasta Barista certificata presso il laboratorio della cooperativa di Las Capucas, dove si ricevono, si lavorano e si assaggiano tutti i caffè della zona. Passione.
Il camp è denso di attività, tutte entusiasmanti. La raccolta del caffè, se in stagione, è quella che più di tutte fa toccare con mano da dove parte tutto quanto. Per me raccogliere quelle ciliegie rosse o gialle (ma anche rosa!) nel silenzio di quelle montagne stata davvero un'esperienza mistica. Mi manca già moltissimo! E piantare delle piante di Arabica mettendoci il vostro nome è qualcosa che qualcuno di voi ha mai fatto a casa...? E poi la lavorazione del caffè, perchè no facendo anche qualche esperimento innovativo sconosciuto alla tradizione, imparare a riconoscere i chicchi difettosi che rovinano le nostre tazze, tostare il caffè appena essiccato e tanti, tantissimi assaggi che sono il vero tesoro per chi come me ha voglia di fare esperienza e di immagazzinare memorie sensoriali di caffè.
Non mancano visite fuori zona in altre regioni del Paese per vedere le sfide che altri coltivatori devono affrontare dove il clima, i venti, l'altitudine e l'ecosistema in cui crescono le piante di caffè sono differenti.
E poi c'è la passione, quella contagiosa per il caffè che hanno tutti i partecipanti al camp. Perchè senza di lei non si arriva fin laggiù. E questa passione diventa poi voglia di stare insieme, di condividere esperienze, di divertirsi, crescere e di continuare a farlo anche dopo questa esperienza bellissima."


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