Un insegnamento
efficace e coinvolgente prende il via dalla conoscenza di ogni aspetto dei temi
trattati e dalla capacità del docente di ridefinire il proprio ruolo e le
modalità
comunicative. Per questo Umami
Area dedica una settimana ai trainer con approfondimenti sul caffè, sul mercato
e sulla comunicazione.
La
formazione sul caffè per i formatori del caffè. Non un gioco di parole, ma
l’essenza del primo campus, firmato Umami Area, rivolto a coloro che sono già
in possesso di una qualifica e che conducono corsi di formazione nell’ambito del
settore. Dal 1 al 7 luglio a Firenze, Umami Area offre la possibilità di andare
a fondo nelle tematiche del caffè, dal verde alla tazzina con approfondimenti
relativi ai moduli del Coffee
Diploma System (CDS)
della
Scae (Speciality
Coffee Association of Europe) compiendo un “passo avanti” rispetto alla
classica formazione dei trainer.
L’Umami Train The
Trainers camp propone ai docenti, quindi a professionisti con una
conoscenza avanzata della materia, un percorso di approfondimento sugli
argomenti dei singoli moduli del CDS Scae: botanica, pratiche agronomiche,
l’analisi del chicco di caffè verde, il processo di tostatura da un punto di
vista chimico-fisico, l’analisi sensoriale applicata al caffè, l’uso di
software per l’elaborazione dei dati nell’ambito dell’analisi sensoriale, i
parametri per l’estrazione dell’espresso e il trattamento dell’acqua al
servizio del caffè. Non solo. I partecipanti possono approfittare
della settimana di full immersion per seguire gli interventi di esperti di calibro internazionale
chiamati a trattare materie correlate come, ad esempio, l’abilità d’insegnamento
e lo sviluppo delle personali competenze comunicative. In parallelo, Umami Train the Trainers camp offre la
possibilità di un percorso di certificazione del CDS Scae con l’intervento di 8
trainer autorizzati che potranno certificare sui moduli green coffee, sensory skills,
coffee roasting, barista skills, brewing in tutti i livelli base, intermedio e
professionale sulla base dei singoli CV dei candidati.
Il corso si snoda attraverso
un programma di sette giornate, ma è possibile costruire il proprio percorso
formativo in base agli interessi e alla disponibilità, contattando gli
organizzatori del campus (per informazioni sul calendario didattico:
aj.godina@umamiarea.com; per iscrizioni e prenotazioni dell’alloggio:
francesca.surano@umamiarea.com).
LA PROPOSTA FORMATIVA
DI UMAMI TRAIN THE TRAINERS CAMP
Venerdì 1/7. Nicola Scavo
(esperto agronomo e consulente) propone un approfondimento sulla biologia, la
botanica del caffè e le pratiche agricole in piantagione; dopo di lui, BrigitKholer
(responsabile di laboratorio sensoriale di Brita GmbH e idrosommelier) con
un’analisi sulla percezione del “gusto” dell’acqua e il relativo effetto sul
caffè; segue Enrico Metti (Brita Italia) con la misurazione dei
parametri chimico-fisici dell’acqua e sui sistemi di trattamento. Seguono le
sessioni pratiche con Davide Spinelli (barista e trainer) sui metodi
manuali di estrazione a filtro (pour over)
e con Marco Cremonese (mastro tostatore senior) sulla tostatura al
servizio dell’assaggio (cupping).
Sabato 2/7. La seconda giornata
si apre con Mathias Kaps (pedagogo e consulente, Starkmacher) che,
esperto nel campo della didattica, indaga il panorama della crescita personale
e del potenziale di un gruppo di lavoro. Quindi si torna al caffè con Andrej
Godina (PhD in Scienza, tecnologia ed economia nell’Industria del caffè,
caffesperto) con il controllo della qualità del prodotto attraverso l’assaggio
tecnico della bevanda, declinato in modalità cupping con il protocollo SCAA che
in quello in espresso con il protocollo UMAMI.
Domenica 3/7. Il 3 luglio lo start
è affidato a Massimo Barnaba (ingegnere chimico e consulente) e
all’analisi sensoriale vista da un punto di vista fisiologico, legato ai cinque
sensi e alle percezioni, con un interessante quesito finale “Esperto o panel di
assaggiatori? Vantaggi e svantaggi del singolo e del gruppo”. Si prosegue con
gli effetti della caffeina sull’organismo e sulla salute, tema quanto mai
attuale. Ne parla Matteo Marconi (PhD in Biologia cellulare e
molecolare, ricercatore e docente di farmacologia). La chiusura della terza
giornata è affidata a Camilla Masi (PhD in Scienze e tecnologie
alimentari, esperta di scienze sensoriali e consumer science) dedicata alle
preferenze dei consumatori di caffè e ai fattori che determinano le loro
scelte.
Lunedì 4/7. Torna in aula di
Massimo Barnaba a trattare l’elaborazione dei dati raccolti tramite
l’assaggio in tazza: dalla distinzione tra test discriminativi e descrittivi
alla valutazione dei risultati attraverso l’elaborazione dei dati raccolti.
Segue l’approfondimento di comunicazione e marketing con Daniele Casprini (esperto
di comunicazione visiva e consulente) che spiega le opportunità della
tecnologia e del Web al servizio del lavoro di formatore con sessioni pratiche.
Martedì 5/7. La prima parte della
giornata è dedicata al processo di tostatura del caffè, con un particolare
accento sulle modificazioni chimico/fisiche del chicco e ha per docente Ilvana
Bešlagić (tecnologa alimentare, centro di formazione Probat Gmbh). Seguono
gli interventi dei trader di caffè verde dal Brasile (Wolthers Associated) sul
mercato internazionale del caffè le borse di Londra e New York e di Alberto
Polojac (esperto di caffè crudo Imperator Srl) concentrato sulla compravendita
del caffè nei paesi consumatori. La giornata si chiude con un assaggio in
cupping di caffè della stessa varietà botanica lavorata con i metodi naturale,
semi-lavato e lavato di Brasile (Blaser) e Colombia (Caravela coffee).
Mercoledì 6/7. Giornata di
formazione presso la sede de La Marzocco a Scarperia (Firenze). Andrej
Godina presenta una nuova definizione dell’espresso attraverso le fasi di
preparazione del macinato e la procedura per l’estrazione. Francesco Sanapo
(trainer barista) propone un approfondimento sull’erogazione in espresso con
diversi profili di pressione dell’acqua in relazione al risultato finale nella
tazzina. Il pomeriggio è dedicato all’arte di miscelare il caffè per
l’espresso: l’intervento è affidato a uno dei massimi esperti in materia, Edy
Bieker (esperto assaggiatore, responsabile qualità e formazione Sandalj
Trading). Si parla di miscela come da tradizione italiana, indagando le diverse
domande di mercato e i parametri che stanno alla base della creazione di una
blend.
Giovedì 7/7. L’intervento di Barbara
Todisco (esperta di comunicazione, formatrice e consulente) offre strumenti
e spunti per organizzare e gestire efficacemente un corso di formazione,
sviluppare la capacità di parlare in pubblico e preparare una presentazione
coinvolgente, tenendo conto della problematiche e delle risorse di un’aula.
Ogni giornata prevede
sessioni pratiche di approfondimento di ciascun tema trattato in aula con
preparazione di caffè in espresso, a filtro e con i diversi metodi di filtro pour over, sessioni di tostatura con
diverse tecnologie e tostatura dei campioni con tostatrice da laboratorio,
nonché decine di sessioni di degustazione.
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